Fare
colazione con latte e gocciole è tutta un’altra vita. Una vita tipica da taglia
46 - un po’ più asciutta - ma pur sempre 46. Mi sono ripresa, sto bene da una
settimana di fila (yeppa… ma tocchiamo ferro) e ho capito che abbandonare le vecchie
e care abitudini non è mai un’ottima mossa. Non se l’alternativa è mezza
brioschina senza infamia e senza lode, almeno (pubblicità comparativa gratuita).
E pazienza
se la mia non è una colazione degna di
una foto su instagram; l’importante è riuscire arrivare all’ora di pranzo senza
visioni né miraggi.
[Che poi - suvvia, confessate - dove li trovate, ogni
benedetta mattina, i fiori freschi che si intonano perfettamente alla
tovaglietta e alla tazza rosa a pois bianchi? E soprattutto, a che ora ci si
alza per imbastire quelle colazioni?]
Dal lunedì al venerdì la mia colazione consiste in un biscotto e un caffè in piedi per poi fuggire a lavoro; ma il sabato e la domenica è una gioia sedersi a tavola con la tovaglietta americana, una spremuta di arance, biscotti e naturalmente caffè.
RispondiEliminaCiao,
outsidethedome
sbaglio o, GRAZIE A DIO, è finita la moda delle colazioni su instagram?!
RispondiEliminaL'ho preso come abitudine da qualche mese: alzarmi mezz'ora prima (6:30) per fare una colazione degna di questo nome ascoltando le notizie di prima mattina, da sola ed in pace, prima che inizi il trambusto quotidiano e prima di svegliare mia figlia. Lo considero un lusso, mezz'ora tutta per me e funziona...mi sento meno stressata.
RispondiEliminaNadia