lunedì 30 luglio 2012

1° giorno (ufficiale) di ferie

Sveglia - cazzeggio - cazzeggio - pranzo - sonnellino pomeridiano fino alle cinque - cazzeggio - ancora cazzeggio - pulizia beauty case - cena - cazzeggio. 
E la lista delle cose che mi ero ripromessa di fare in settimana resta lì, in attesa che mi ripigli dallo stato catatonico in cui sono improvvisamente caduta.
Ma domani torno alla vita, mi dò una sistematina, schiarisco un poco i capelli, mi porto in pari con un po' di gossip e comincio a pensare a cosa mettere in valigia che venerdì finalmente si parte: destinazione -  suvvia, invidiatemi pure (nonostante le recensioni di tripadvisor sulla struttura che ci ospiterà non sembrano essere all'altezza delle mie aspettative e - ahimè - del costo della vacanza) - SANTORINI.
Tipo che però io penso di infischiarmene bellamente delle recensioni suddette e di continuare a manifestare tutto il mio entusiasmo per il viaggio in quello che nel mio immaginario è da sempre (o almeno dai tempi di "Che ne sarà di noi") un posto da sogno.

Bri, la ragazza romantica che non trattiene l'entusiasmo.

venerdì 27 luglio 2012

Countdown

Ancora quattro ore. Poi ferie. Tre settimane.
La mia estate, quella vera, sta per cominciare...

mercoledì 25 luglio 2012

Tutta apparenza

Io sono una personcina sobria e discreta. E il fatto che oggi mi sia comprata questa non deve assolutamente trarvi in inganno. 


lunedì 23 luglio 2012

Non ho l'età. Ma ci riesco ancora.

Le cinque. Era da capodanno del 2006 che non facevo le cinque. Ma, contrariamente alle previsioni, sono sopravvissuta, dimostrando così alle sgallettate di ventanni che anche la sottoscritta c'ha ancora qualcosa da dare. A patto che non beva, s'intende.
Che venerdì mi sono azzizzata tutto per benino, con tanto di chemisier verde en pendant con l'ombretto per poi finire abbracciata alla tazza del water per il classico colpo di freddo (leggi: mojito a stomaco vuoto misto a stanchezza... e ad un altro mezzo cocktail).
Ma quella di venerdì è un'altra storia (poco fashion che non merita approfondimento. Vi basti sapere che mi è stato detto che ero comunque simpaticissima. Ed io che volevo essere figa. Vabbè, almeno abbiamo appurato che non c'ho la balla molesta).
Ma dicevamo di sabato: mi sono rimessa in piedi, ho trovato - non so dove - la forza di sistemarmi tutta caruccia nonostante il colorito pallido contro il quale neppure il fondotinta TAN ha potuto fare alcunché e ho tirato mattina (bevendo acqua) come se fossi una habituée delle ora piccole.
Salvo ritrovarmi ora con due occhiaie che mi arrivano alle ginocchia e che nella più rosea previsione mi porterò appresso per altri tre giorni.
Però ecco, che si sappia che tutto sommato (mojito + vomitino + 5 am) mi difendo ancora bene...

venerdì 20 luglio 2012

And the winner is...


Alla fine le Tre Grazie (Grazia, Graziella e Grazia al c***o) non sono state capaci di organizzarsi e il mio (nuovamente) Collega Preferito ha capito da solo, senza che ci fossero pressioni di sorta (giurin giurello), che quella di pensare di trascorrere il pranzo del suo compleanno con qualche collega dello studio* che non fossi io è stata veramente una pessima idea.
Che poi io, il mio bellissimo set per far mojiti,  mica gliel'avevo dato di prima mattina per farlo sentire in colpa... no no.
E quindi niente, prima di archiviare il capitolo “compleanno Collega Preferito”, volevo rendervi partecipi del fatto che alla fine ho vinto io (tié) ed è stato più facile del previsto. Tanto perché si sappia: ho vinto indossando i soliti - tanto antiestetici, quanto comodi – fratini (alitatina sulle unghie).

* precisazione obbligatoria per sottolineare il fatto che – se avesse potuto- sarebbe andato da Fidanzata Storica

mercoledì 18 luglio 2012

Mi piace vincere facile

Dalla regia mi dicono che é arrivato il momento di far capire chi comanda.
Devo solo mettermi le scarpe giuste.
Perché è pacifico che Tacco+Tetta batte Tacco+GiaccaOrribile.

martedì 17 luglio 2012

Tacco batte Tetta 2 a 1 - La rivincita

Voi non potete capire lo smacco che ho subito oggi da Collega Preferito. Dopo aver perso tutta la mattina in Tribunale per la sua udienza per giunta. Che lui venerdì compie gli anni e io quasi mi pento di avergli preso un regalo. Un regalo pensato ad hoc e talmente figo che mi meraviglio di me stessa, per essere precisi. Tolgo il quasi.
Cioè, io gli compro un regalo impacchettato con i controfiocchi e lui, anziché onorare l’impegno(e rispettare la tradizione) di venire a pranzo con la sottoscritta se ne esce - con tutto il candore proprio di un uomo che non si rende conto della gravità della situazione - dicendo che il nostro pranzo dovrà essere rinviato perché è sopraggiunto un impegno, ossia un pranzo con Miss Perfezione (tacco - ahimé - batte tetta 2 a 1 again) e quelle altre due che saranno anche due brave ragazze, per carità, ma suvvia….Non mi fate dire cosa penso realmente. Vi basti sapere che una porta delle giacche che vorrebbero essere sartoriali. Vorrebbero. La definizione correttaè dell’anteguerra-style. 
E l’altra… l’altra…vabbè, mi astengo. 
No, dico, ma vai tranquillo al tuo divertentissimo pranzo dove parlerete solo ed esclusivamente di lavoro tra avvocati fighi che ne sanno a pacchi. No no vacci pure, ma sappi che mi rimpiangerai e che loro non ti faranno mai un regalo figo come il mio. E poi non mi dire che non te l’avevo detto. E sappi che pure Fidanzata Storica avrebbe preferito che tu venissi a pranzo con me.

lunedì 16 luglio 2012

Two [match] balls

Giusto il tempo di archiviare la festa, recuperare un po' di ore di sonno arretrate e riappropriarmi della sensibilità agli arti inferiori.
Weekend insulso, metà del quale passato ad imprecare contro i promotori del torneo di tennis che buon senso imporrebbe di non organizzare nel finesettimana onde evitare che le gentil donzelle compagne dei Wannabe Federer, che - come la sottoscritta - non smaniano dalla voglia di trascorrere un bel sabato sera di luglio a farsi divorare dalle zanzare attirate dai lampioni dei campi da tennis, siano costrette a farsi due maroni così in assoluta solitudine.
Ah si, l'altra metà l'ho passata  - per un quarto - a letto  e - per l'altro quarto (quello più interessante) - da Zara.
Poi è arrivato il lunedì e alle 9.35 mi stavano già girando vorticosamente.
Ma ce la posso fare: in fin dei conti  devo pazientare solo altri 15 giorni ...a meno che, prima, non decida di mandare platealmente 'affanculo qualcuno. Che poi non si dica che non avevo avvertito, eh?

venerdì 13 luglio 2012

C'era una volta...

Un tempo avevo i piedi morbidi e lisci.
Era ieri mattina, prima che mi infilassi le nuove zeppe comprate ad hoc per l'occasione e che secondo la commessa avrebbero ceduto. E sennò ci metti un po' di cremina così scivoli meglio mi aveva detto (eccerto, come no).
Poi ci sono stati i ponti di Città Meraviglia e due ora di attesa - in piedi, che mica ti vorrai sedere a terra con quel vestitino lì (ah no, non si può?) - prima della proclamazione.
E ora ciao sensibilità plantare, ciao.

lunedì 9 luglio 2012

Errare umanum est, perseverare autem diabolicum, et tertia (non) datur.

Credo che lo spirito di una magra si sia impossessato di me. O in alternativa devo aver preso un colpo di calore. Altrimenti non so come spiegare l'aver fatto incetta di shorts che neanche avessi lo stacco di coscia della Belen. Abbiamo detto - errata corrige: Collega Preferito ha detto e noi gli crediamo - che c'ho una buona  un'ottima andata a terra sì, ma i prosciuttoni restano sempre lì: su quelli non si transige.
Eppure ho comprato ben tre paia di  shorts. Non uno. Tre. 
Ok, forse ho preso un colpo di calore bello forte. 
E il tutto nella piena consapevolezza del fatto che gli specchi di H&M slancerebbero anche l'Omino Michelin...

Sarà bene conservare lo scontrino per trenta giorni in attesa di rinsavire.

venerdì 6 luglio 2012

Ad abundatiam

Così, ad ulteriore conferma del fatto che gli uomini ci dicono un sacco di palle, volevo condividere con voi la perla di oggi di Collega Preferito.
Siamo lì, sul soppalco del nostro bistrò preferito che ce la raccontiamo davanti a un bicchiere di vino sardo che comincia a fare i suoi effetti una volta arrivata in studio, quando vedo passare quella che era la mia insegnante di zumba.
"Oh guarda, quella è l'insegnante di zumba di cui ti parlavamo", faccio io.
Da sottolineare che per non notarla, con quell'abitino multicolor proprio a filo e un'abbronzatura degna di fine agosto, bisognava essere ciechi.
E difatti Collega Preferito la individua ancor prima che io finisca la frase. E, ovviamente, sembra apprezzare. Ma è solo questione di pochi secondi. Poi mi guarda e mi fa: "Si, però non ha una buona andata a terra. L'andata a terra è importante. Io è la prima cosa che guardo". Segue spiegazione su cosa sia l'andata a terra: leggete pure la parte di gamba dal ginocchio in giù. Ripeto: in giù, no stacco di coscia, no su, no no. Dal ginocchio in giù. E a me, sinceramente, mi pare una grandissima stronzata.
Che d'accordo che sono bionda finta e che il vino mi annebbia quei due neuroni che ancora danno qualche segno di vita in un caldo venerdì pomeriggio di luglio, ma suvvia, un po' di serietà: ho trentunanni e non si può certo pensare che mi beva 'sta cosa dell'andata a terra.
Quindi, sentendomi presa per i fondelli, sono pronta a manifestare le mie perplessità sulla fondatezza dell'argomento quando Collega Prefertio mi anticipa precisando che io ho un'ottima andata a terra.
E toh, improvvisamente la cosa mi sembra un po' meno stronzata. Anzi, credo quasi che abbia un senso.
E comunque sì, ha detto proprio ottima e sì, era sincero. Io lo conosco e so che era sincero. E no, non mi sto autoconvincendo.

giovedì 5 luglio 2012

Aggiornamento n. 2 (cuore di panna)

Fede è venuta a prendersi l' abbraccio che le avevo promesso. E, a differenza di quell'altra sconclusionata di Cipì, l'ha fatto senza buttare giù la porta dell'ufficio. Che userei quasi il termine aplomb, se non fosse che Fede e aplomb nella stessa frase... se vabbé, ciao.
Resta il fatto che io c'ho delle amiche brave assai.
Resta il fatto che non c'è cosa più bella di poter condividere le gioie e i successi delle persone alle quali si vuole bene.

Bri, la ragazza dal cuore tenero.

Aggiornamento n. 1

Il buon senso (anche detto senso del decoro) - quello che comunque non mi ha impedito di andare in ufficio con un paio di pantaloni stile pigiama a stampa pitonata - mi ha suggerito che sarebbe stato meglio evitare di peggiorare la situazione con le birkenstock. E quindi ho optato per un paio di sandaletti flat modello fratino, ugualmente tristi. Così, per completezza di informazioni credevo che fosse giusto dirvelo.

mercoledì 4 luglio 2012

Ciao, sono Bri: quella che ne ha sempre una. E quando non ne ha una, ne ha due. Stavolta é il turno di una infiammazione tendente alla seminfezione dell'alluce sinistro. Cose che domani mi toccherà andare in ufficio in birkenstock. Che io vorrei essere anche figa, ma niente...non é destino.

lunedì 2 luglio 2012

Le bugie che ci hanno detto #1

Ci hanno sempre raccontato che per l’uomo le paturnie delle donne sulla cellulite sono solo inutili complessi. Ce lo hanno fatto credere le riviste femminili e le loro interviste per scoprire il pianeta uomini…a parole sono tutti bravi, tutti a dire che “no, la cellulite non è un problema, noi neanche ce ne accorgiamo, siete voi che siete fissate… per noi la cellulite è ammissibile, in modica quantità e nei punti giusti (che io poi vorrei sapere quali sarebbero questi punti…). Noi guardiamo altre cose, la bellezza interiore, il carattere…”. Certo, come no, proprio in quest’ordine. 
Solo che poi lasciano gli occhi sulla stangona con la gamba tonica e le chiappe ipersode che passa sul bagnasciuga attirandosi l’invidia di ¾ delle rappresentanti del gentil sesso presenti in spiaggia o sbavano per quella che si aggira per la città con i microshorts che dovrebbero essere dichiarati illegali. Il carattere, già.
E non credete neppure a quando dicono “dai su, non esagerare, la cellulite ce l’hanno tutte le donne, anche quelle magre”. Lo sanno benissimo da loro che non è così, lo dicono solo per evitare che si decida di invadere quel poco spazio della mensola del bagno a loro dedicato con altre quattro creme per debellare la pelle a buccia d’arancia. Oltre che per metterci a tacere, ovviamente. Ma mentono sapendo di mentire. E quel che è peggio è che mentono pensando ancora alla stangona e alla tipa in microshorts di cui sopra. (…ma dico io, uno di quei maxidress che vanno tanto di moda quest’estate, voi, donne senza cellulite, non ce li avete?)