venerdì 30 agosto 2013

Dimmi di sì

Come da indicazione del medico (che poi é mio padre e quindi é di parte, oltre che molto apprensivo) non mi sono mossa dal divano per tutto il pomeriggio di ieri. Risultato: gambe anchilosate, mal di schiena e due maroni che non vi dico. Tipo che al quarto programma di fila dedicato alla ricerca dell'abito da sposa perfetto sono stata  tentata di prendere a testate il muro. Perché quando é troppo, é troppo.
Soprattutto se si considera che, la sera prima, il tentativo di vincere le resistenze di Mr.M sull'argomento matrimonio - approfittando di quella fase di sbiascicamento delle parole che precede il sonno e durante la quale, pur di zittirmi, mi dice di sì senza sapere cosa promette - ha portato a un "Bri, su dai, buona, dormi". Con tono affettuoso, per carità, ma pur sempre un invito a lasciar perdere.
Per cui oggi pomeriggio: divano, antibiotico e programmi di cucina. E al massimo stasera provo a farmi dire di sì per una cena da Cracco.

giovedì 29 agosto 2013

E le chiamano ferie...

Si scrive "terza settimana di ferie"; si legge "grandi pulizie". Che se uno dice ferie - forse suggestionato un po' da instagram - pensa alle giornate al mare (o malissimo che vada a bordo piscina), ai vestitini bianchi, agli aperitivi e alle cose così. Se uno dice ferie difficilmente pensa a scope e panni swiffer.
E invece io & la ramazza, da circa 72 ore, siamo inseparabili. E in teoria non ho ancora finito (e se ve lo state chiedendo la risposta é "no, non abito  in un castello"  - l'appartamento fa più o meno 85 mq terrazzini compresi) ma in pratica mi sono venute due tonsille come due palline da tennis e devo riguardarmi e non fare nulla, assolutamente nulla. Solo divano e antibiotico.

mercoledì 21 agosto 2013

La scoperta dell'acqua calda (da usare con un buon detergente)

La cosa sembra essere passata sotto silenzio e l'emergenza  (fortunatamente) pare rientrata ma ci tenevo a precisare che quando ho detto che al rientro dalla Grecia mi sono ritrovata a fare i conti con millemilaeritemi e altrettanti brufoletti e bollicine sottopelle (nonostante creme, cremine e tutte le precauzioni del caso) intendevo proprio dire millemila. Sì ecco, non dicevo "tanto per". Erano davvero millemila (ok, forse qualcosina meno...): avevo anche iniziato la conta ma a metà (a conferma che erano comunque troppi) mi ha preso lo sconforto e sono andata a chiedere aiuto in farmacia.
E così ora c'ho pure la tessera punti della farmacia che effettivamente mi mancava e che, considerato che io sono quella che ne ha sempre una (e quando non ne ha una ne ha due), molto probabilmente mi darà maggiori soddisfazioni della carta fedeltà di sephora.
Comunque tutto questo per dirvi che grazie alla nuova routine per la pulizia del viso insegnatami dalla farmacista e costatami un salasso ho SCOPERTO due cose nuove:
1) l'acido jaluronico fa miracoli. Sia sempre benedetto: maipiùsenza. (Certo però che pure voi potevate dirlo che l'acido jaluronico è un must  e che un paio di goccette di siero sotto la cremina abituale, se usate abitualmente, migliorano il rapporto con lo specchio);
2) i prodotti per lo scrub al viso  e al corpo - una volta comprati - vanno usati (possibilmente due volte a settimana) e non tenuti in fondo al cassetto del bagno in attesa della scadenza. 
La pelle ringrazia.

martedì 20 agosto 2013

Il tasto destro del mouse, questo sconosciuto

C'era una volta una ragazza che è andata per avanti due mesi a lamentarsi con il mondo intero per l'impossibilità di commentare i suoi blog preferiti.
Poi, grazie a due settimane di ferie* che le permisero  di  riossigenare il cervello e rimettere in moto quell'unico neurone che sembrava essersi un attimino assopito, quella stessa ragazza una sera puntò il mouse sotto il modulo dei commenti e, proprio mentre cominciava a innervosirsi per il persistere del problema, si avvide dell'esistenza del tasto destro del mouse e dell'opzione "ricarica frame".
Lo stupore per la semplicità della soluzione, da sempre a portata di clic, lasciò ben presto posto alla consapevolezza di essere una rincoglionita di proporzioni cosmiche.
Ma da quel momento in poi (più o meno mezz'ora fa) vissero tutti felici e contenti.
The end


*  seguirà presto racconto dettagliato (che non vorrei mai che si potesse sospettare del fatto che  la Grecia mi sia parsa meno interessante per il sol fatto di non essermi imbattuta in un 24enne dalle mani d'oro - cfr. vacanze agosto 2012)

lunedì 19 agosto 2013

Ricominciamo (o quasi)

Così, dopo una settimana in quella splendida isola che è Rodi, dopo altri sette giorni passati a ciondolare per casa, manifestando a intervalli regolari il mio desiderio di riprendere l'aereo e tornar via, facendo lavatrici e curandomi i millemila eritemi portati a casa come souvenir  di cui avrei fatto volentieri a meno, oggi si è (quasi) ricominciato. 
E ieri sera, dopo essermi ripetuta che si sarebbe trattato di soli 5 giorni a ritmo blando prima di una nuova settimana di puro e sano ozio senza sveglia puntata, sono andata letto serena (ma con il collo bloccato perchè sempre più smesso mi dimentico di avere superato i vent'anni da un pezzo e di non avere più il fisico per far troppa festa).
Poi stamattina - contrariamente a quanto diceva il piano ferie - mi sono trovata in studio l'avvocato che ha pensato bene, per darmi una sorta di anticipazione della stagione autunno/inverno 2013, di farmi saltare a piè pari la pausa pranzo. E la serenità è andata a farsi benedire, insieme al piatto di pasta al pomodoro che avevo iniziato a pregustare già a metà mattina. Vero che oggi, come ogni lunedì che segna un nuovo inizio, era in programma il primo giorno di dieta, ma è anche vero che l'organismo si deve abituare e questi passaggi bruschi dal troppo tutto al niente di niente non fanno bene nè al mio metabolismo nè al mio umore. Ma tant'è. Tra quattro giorni sono di nuovo in ferie. Tiè.

giovedì 1 agosto 2013

Meno due

Alla fine il vostro silenzio è stato più eloquente di mille parole e mi ha indotto a lasciar perdere il fai da te che effettivamente mal si concilia con le mie scarsissime doti manuali e la mia innata propensione a far disastri (esempi recenti: la recente esplosione delle coscette di pollo che ha costretto Mr. M a impiegare il suo primo giorno di ferie per ritinteggiare la cucina  e l'ombretto nero come la pece mandato in frantumi sul battiscopa bianco immacolato).
Pagata la Cassa Forense, per consolarmi, ho quindi deciso di fare una investimento per me stessa, per il mio benessere psicofisico e con notevole anticipo rispetto alle previsioni,  assecondando - ancora una volta - le solite voglie di cambiamento che si ripropongono ciclicamente - a distanza sempre più ravvicinata - ho optato per le mani di una professionista.
Poi, una volta resami presentabile, archiviato per sempre (per sempre, ripeto) il capitolo mechès anni '90, recuperata una crema solare che non mi faccia venire millemila bollicine sottopelle, scelto il libro che mi accompagnerà in questa vacanza (a proposito... suggerimenti?), completato il numero imprecisato di lavatrici da fare e stirato il tutto, non mi resterà che fare la valigia e partire.
Yeah!