"Go Bri, go" un paio di palle. Cambio di programma, il matrimonio di Miss Perfezione me lo racconteranno... Nessuno dei miei ex colleghi (a meno che io non decida di mandare loro una foto) saprà che ho la pelle splendida, ossigenata e bla bla bla. Però in compenso avranno l'ennesima conferma del fatto che sono la Regina dei Tirapacchi.
venerdì 27 settembre 2013
giovedì 26 settembre 2013
Dicono che la perfezione non sia di questo mondo. Dicono male.
Non
vedo l’ora che sia sabato mattina per assistere, armata della mia bella
partecipazione, alla cerimonia nuziale di Miss Perfezione.
E so
già che tutto - il suo vestito, gli addobbi, gli invitati (no, il marito no, mi
pare ovvio) - sarà esattamente come me vorrei che fosse il giorno del mio matrimonio*.
In una
parola: perfetto. Alla faccia di Keasha, del suo abito perfetto e di tutti gli
altri di Realtime.
Ecco, la parte di post che c'entra con il titolo è finita ma per completezza ci tenevo comunque a precisare che io sabato mattina sarò bellissima: i miei ex colleghi mi guarderanno e, una volta di più, troveranno che questa mia nuova vita mi renda
splendida e luminosissima (senza sapere che in realtà ieri mi sono concessa lo
sfizio di un trattamento viso all’ossigeno e che ora posso farmi delle foto
selfie senza dover ricorrere a nessun filtro!).
Etichette:
#bribrilla
mercoledì 25 settembre 2013
Desideri
Voglio vivere così: con i capelli che profumano di mango e fiori tiaré e senza punti neri sulla punta del naso. Che io sono una che si accontenta di poco.
Etichette:
#chisiaccontentagode
lunedì 23 settembre 2013
Lunedi 23 settembre
Il lunedi è sempre difficile di suo.
Il lunedì mattina il checazzomimetto (perché alla domenica
sera non ci penso) mi crea più problemi dei giorni a venire.
Questo, tra l’altro, è il primo lunedì di autunno.
L’autunno è la stagione in cui il checazzomimetto si manifesta
in tutta la sua drammaticità per tutti i giorni della settimana.
Si fa presto a dire buongiorno…
martedì 17 settembre 2013
Colazione da Bri (da Tiffany ci andiamo un'altra volta)
Fare
colazione con latte e gocciole è tutta un’altra vita. Una vita tipica da taglia
46 - un po’ più asciutta - ma pur sempre 46. Mi sono ripresa, sto bene da una
settimana di fila (yeppa… ma tocchiamo ferro) e ho capito che abbandonare le vecchie
e care abitudini non è mai un’ottima mossa. Non se l’alternativa è mezza
brioschina senza infamia e senza lode, almeno (pubblicità comparativa gratuita).
E pazienza
se la mia non è una colazione degna di
una foto su instagram; l’importante è riuscire arrivare all’ora di pranzo senza
visioni né miraggi.
[Che poi - suvvia, confessate - dove li trovate, ogni
benedetta mattina, i fiori freschi che si intonano perfettamente alla
tovaglietta e alla tazza rosa a pois bianchi? E soprattutto, a che ora ci si
alza per imbastire quelle colazioni?]
martedì 10 settembre 2013
Per me un cornetto, grazie. Anzi due.
Il mio stomaco si è
ribellato alla recente full immersion di antibiotici e alla dieta che scarseggia
di vitamine, la flora intestinale ha dato di matto e io ho passato il weekend abbracciata
alla tazza. E oggi vado a comprarmi un
corno rosso perché se settembre è il nuovo inizio non mi pare di essere partita
con il piede giusto.
Tutta colpa, secondo
la teoria di mia madre - che è cuoca provetta - del fatto che mangiamo male,
sempre di corsa, sempre uguale e in modo poco salutare. Tutta colpa, in
particolare, di questa mania che mi ha preso di fare colazione con caffè e
mezza brioschina. Una colazione troppo stitica per una che, per 31 anni, ha
inzuppato le gocciole nel caffelatte.
Vado a comprarmi un
corno rosso e passo al supermercato.
venerdì 6 settembre 2013
TO DO # 1
Saranno state le troppo ore davanti a Real
Time, sarà che sono andata bere il caffè
con le colleghe di un ufficio vicino e sembravano tutte dei veri avvocati, sarà
che mi sono resa conto che a momenti l’estate finisce e metà dei vestiti non
sono usciti dall’armadio, sarà che mi è venuta in mente Miss Perfezione nel suo
vestito rosa cipria… sta di fatto che in cima alla lista dei TO DO per la
prossima stagione autunno-inverno c’ho dovuto scrivere:
RIVEDERE COMPLETAMENTE
STILE/ABBIGLIAMENTO (ma come ti vesti ?!?) [e l'ho anche evidenziato in giallo].
Ché lo ammetto, mi sono lasciata un po’
prendere la mano dallo stile informale di studio. Ok, mi sono lasciata prendere
un po’ troppo la mano: ho ceduto alle sneakers, al “massì, tanto non mi vede nessuno” e al “massì, tanto lì si vestono tutti così”. Risultato: lo
sciattume.
Con voi voglio essere onesta: quella cosa che
andavo in bici con i tacchi è durata si e no i primi 15 giorni. E i sandali
verranno riposti nelle loro scatole con la suola praticamente immacolata.
Io, io che per tre anni ho stracciato le
palle a Collega Preferito per le T-shirt verde oliva e il maglione con le
trecce, ho preso ad andarmene in giro vestita come se non avessi mai sfogliato
una rivista di moda. Come se non avessi niente da mettere, come una Nunzia*
qualunque.
Io, io che sono sempre stata la “Regina del
Vestitino” mi sono ridotta a portare i jeans mattina, pomeriggio e sera. Jeans
e cosa informe sopra; non abbinati giusti come pensate voi.
Io, io che ho coglionato Praticante Semplice
per le sue birkenstock sfoggiate con tanto orgoglio anche in orario d’ufficio,
ora mi devo coglionare da sola.
* La dott.ssa che criticavo.
* La dott.ssa che criticavo.
giovedì 5 settembre 2013
Settembre - cercasi disperatamente buona volontà
Sto meglio, ho finito il ciclo di antibiotico, sono tornata in ufficio e, come ogni settembre che si rispetti, ho stilato la lista dei buoni propositi da mettere in pratica da qui alla prossima estate.
Le idee sono chiare, la buona volontà - al momento - manca.
domenica 1 settembre 2013
C'eravamo tanto amati. Poi mi avete tirato la tonsillite.
Lo sapevo che la tessera della farmacia mi sarebbe tornata utile, lo sapevo.
E voglio dire a Collega Preferito e a quelle altre due che si spacciano per mie amiche e che mi hanno coglionato per un banalissimo mal di gola che non era affatto un banalissimo mal di gola. TONSILLITE.: ecco cos'è. Una tonsillite da chilo per essere precisi, un'infezione così potente che mi è venuto pure l'occhio guercio.
E voi vi dovreste sentire un pochino in colpa perché me l'avete tirata e mi avete fatto saltare la festa per i trentanni di Cipì. Voi c'eravate e io no... non mi resta che sperare che non vi siate divertite come avreste dovuto e che vi si sia rovesciato il prosecco sul vestito. Lo spero proprio. Perché mentre voi facevate quelle chic e glamour - una con una tuta che porcamiseria le stava a pennello e l'altra con quello stile così particolare che mi chiedo dove lo nascondesse prima - io me ne stavo sul divano con 38 di febbre, il pigiama a 3/4 e la copertina di pile, sorseggiando tachipirinha. Alla faccia dei vostri mojito.
P.S: : tutto questo, è bene ricordarlo, nella mia terza settimana di ferie. E quindi scusate, ma non posso non odiarvi.
Iscriviti a:
Post (Atom)