Ho una relazione complicata con il mio armadio

Oggi era il giorno giusto per fare un po' di ordine nell'armadio, una sorta di punto della situazione per capire come sono messa, cos'ho, di cosa avrei bisogno e di cosa posso fare a meno. E come sempre accade quando mi dedico a questa operazione, ecco che dal disordine sono emersi capi di cui ormai ignoravo l'esistenza. E non capi "passati", no no. Tutto rigorosamente nuovo, o quasi. E poi mi lamento che sono sempre vestita uguale... questa si chiama pigrizia: la mattina resto sotto il piumone fino all'ultimo per poi fare le corse e cercare alla rinfusa il solito vestito o la solita gonna da abbinare allo stra-usato cardigan o all'unica maglietta che sembro possedere. O imparo ad alzarmi prima oppure la sera, prima di coricarmi, devo prendere la buona abitudine di decidere cosa indossare il giorno seguente. Perché un conto è coprirsi, altro - e ben diverso - è vestirsi. E con quell'armadio che mi ritrovo, limitarmi a coprirmi o a trovare rifugio nell'ormai famoso vestitino-copri-forme sarebbe un delitto!

E lo stesso discorso vale per le scarpe: mi sono ricordata di avere un paio di francesine che quest'anno non ho mai messo, dei tronchetti H&M che risalgono agli scorsi saldi invernali e sono ancora con l'etichetta, delle décolletés prese ad inizio stagione che non mi ricordo neppure dove ho conservato, delle scarpe fucsia prese ai saldi di due anni fa e mai messe neppure quelle, un secondo paio di tronchetti indossati mezza volta... e questo è quello che mi è venuto in mente senza aprire la scarpiera, figuriamoci cosa esce se ci metto mano.

Si insomma, credo proprio di poter affrontare il periodo di austerity senza sentirne le conseguenze... e anzi, se non mi metto subito all'opera, per fine stagione non avrò neppure dato il giro a tutto quello che c'è dentro quell'armadio che, lo ammetto, mi offre molto (ma molto) di più di quello di cui ho realmente bisogno. E con questo saggio pensiero, segno che i 30 anni portano giudizio, vi saluto e vi auguro una dolce notte.

Nota Bene: post da rileggere nei giorni in cui sarò in preda a shopping compulsivo; in quelli in cui sarò posseduta da Becky Bloomwood; in "quei" giorni; quando penserò che non ho niente da mettermi; quando penserò di aver assolutamente bisogno di qualcosa che non ho quotidianamente