mercoledì 10 marzo 2010

Non potevo sperare in una reazione migliore

Sono decisamente più tranquilla adesso: ho detto all'avv. che me ne vado e l'ha presa stranamente bene. Anzi, mi ha pure incoraggiato per la nuova avventura dicendomi che forse qui mi ero un po' adagiata, che sarà un'esperienza che mi farà crescere, che probabilmente finalmente avrò uno stipendio normale (ammettendo implicitamente che in effetti 500 € erano un po' pochino) e che se dovesse andar male - ma non sarà così (dice lui e spero io!) - posso pure tornare qua.
Alla faccia di tutti i discorsi che mi ero preparata e del mal di testa che mi ero fatta venire dalla tensione: non potevo sperare in una reazione migliore! Ovvio, gli dispiace e dispiace anche a me ma voglio provarci, anche se, come vi dicevo nel post precedente, questo significa confrontarsi con una realtà alla quale non sono abituata e anche se l'impegno che mi verrà richiesto sarà decisamente maggiore.
Giusto il tempo di finire due cose qui e di organizzarmi con il nuovo studio, poi incrocio le dita e bella carica affronto quello che, sulla carta, sembra un grosso salto di qualità ma che al momento io vedo più come un salto nel buio visto che mi cimenterò con una materia nuova dovendo ricominciare tutto da capo...ma siamo fiduciosi!

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